IL COMUNE

Situato su una collina molto solatia, si ha un impagabile panorama sul golfo di Caslano e Magliaso, ma anche su quello di Ponte Tresa con il Sassalto, più in lontananza Carabietta e sulla destra il Paese di Pura. Letteralmente sprofondato nel verde e “baciato” dai raggi solari durante l’arco della giornata, con un clima assai mite che gli deriva non da ultimo dalla relativa vicinanza con il lago.
Ma il suo privilegio sta anche nella singolare posizione geografica, essendo l’abitato discosto dalle strade. E’ ben vero che vi si può arrivare da due strade ben distinte (quella che sale da Agno, in vicinanza del cimitero, attraversando Cassina d’Agno per giungervi in un baleno, oppure l’arteria che sale altrettanto speditamente da Magliaso), ma il vantaggio straordinario di questo nucleo di case è che le vie di comunicazione non penetrano nel “cuore” della contrada: lo sfiorano appena, nel senso che gli automobilisti di passaggio nella regione malcantonese neppure si accorgono di essere a Neggio, a meno che appunto decidano di voler entrare in paese, ma qui dovranno comunque fermarsi perchè il percorso è a senso unico e si arresta bruscamente. Il che significa una quiete impagabile, una serenità dolce e rassicurante, anche se forse questo isolamento appare penalizzante per chi è costretto a far ricorso unicamente ai mezzi pubblici, considerando che per i collegamenti vi sono soltanto le autopostali da e per Cademario, ma la sera ad esempio il vuoto è totale. Con un’altra chance di sicura valenza dal profilo del paesaggio.
Neggio, aggregato al Circolo della Magliasina, è collocato in un comprensorio considerevolmente vasto, confinando con Magliaso, Pura, Agno e Vernate, e la sua collina – per riprendere le annotazioni di Galli-Tamburini – “rivaleggia con la costiera di Gandria e Castagnola per mitezza di clima e bellezza di vegetazione”. E ancora: “Neggio è lindo e tranquillo; e si adagia romanticamente in mezzo a belle vigne e a floridi frutteti”.
Queste impressioni centenarie sono fondamentalmente rimaste intatte, nel senso che il verde abbonda quasi a … dismisura.

Ma veniamo ai problemi del Paese, alla sua realtà odierna. La popolazione è attorno alle 360 unità, sostanzialmente stabile da molti anni ormai. Per la verità, non è che si possa pensare ad un sensibile aumento demografico, sia perchè la gente del posto sembra disdegnare questa eventualità ritenendo che una piccola comunità sia maggiormente e anzi pienamente a misura d’uomo, sia perchè i sedimi eventualmente edificabili sono pochi e il Cantone si dimostra restio nel liberare taluni restanti appezzamenti nel contesto del Piano regolatore. Di conseguenza spiccano alcuni pregevoli vigneti, molti orti tenuti con cura dalla gente e tanti, tanti appezzamenti coltivati a prato o a frutteto. Gli abitanti, in gran parte, vanno a lavorare a Lugano o nel Piano del Vedeggio; non ci sono fabbriche, ma vi operano alcuni artigiani. Ben diverso il tempo passato, quanto – secondo quanto vanno raccontando gli anziani – ai Mulini di Neggio era un fermento di attività, grazie soprattutto alla presenza dell’acqua che era di estremo aiuto ai mugnai ma anche ai fabbri.
Ad ogni buon conto, a differenza di quanto sempre più frequentemente si sente denunciare in piccoli paesi del Malcantone, a Neggio ci sono tuttora alcuni sintomi di vitalità nel contesto sociale, come la scuola materna e quella elementare. Dal profilo politico, il moltiplicatore è al 90% e – nei tempi più recenti – sono state realizzate diverse opere, come il potenziamento dell’acquedotto (con allacciamento ad Agno in caso di necessità), la sistemazione del piazzale in prossimità della casa comunale per ricavarne un posteggio, il rifacimento dell’arginatura del fiume Magliasina dopo i gravi eventi alluvionali degli ultimi anni, la creazione di una sala multiuso nel palazzo municipale, come pure interventi per garantire la potabilità dell’acqua e l’attuazione del piano di smaltimento delle acque.
Neggio, ovviamente, fa ricorso ad altri Comuni o enti e consorzi per soddisfare diverse esigenze: è il caso della depurazione delle acque con collegamento all’impianto di Croglio, dell’aiuto domiciliare con annessione all’organizzazione dell’intero Malcantone, dell’attività di tiro con adesione al Consorzio piazza di tiro di Iseo, dell’assistenza e la cura di anziani con la convenzione con la Casa Cigno Bianco di Agno. Per quanto riguarda invece la raccolta dei rifiuti, è il Comune stesso a provvedere con il trasporto a Bioggio, senza trascurare il prelievo dei rifiuti ingombranti, gli scarti vegetali e i vari prodotti della carta.

Nome del comune: NEGGIO

CAP: 6991

Distretto di Lugano

Circolo della Magliasina

Popolazione: 351

Altezza sopra il livello del mare: 385 metri

Superficie territorio: 72 ettari

Moltiplicatore 90%

Dott. Soldati Antonio 1864 – 1883

Dott. Soldati Agostino 1883 – 1886

Soldati Giuseppe 1886 – 1896

Pianca Giovanni 1897 – 1899

Soldati Giuseppe 1899 – 1900

Soldati Rinaldo 1900 – 1906

Dott. Soldati Silvio 1906 – 1922

Orlandi Carlo 1922 – 1924

Ing. Banchini Giovanni 1924 – 1932

Notari Carlo 1932 – 1964

Bernasconi Bruno 1965 – 1973

Ing. Soldati Silvio 1973 – 1988

Avv. Soldati Fabio 1988 – 2004

Albisetti Luigi 2004 – 2012

Talleri Matteo 2012 – 2021

Notari Antonella 2021 – oggi